La piastrella si veste di pietra - Casa & Design

2022-07-01 17:51:24 By : Ms. Joan Zhou

Può bastare un arredo per cambiare look agli esterni

La tendenza è imitare i materiali lapidei grazie a lavorazioni tipiche, come la bocciardatura, oppure alle nuove tecnologie come la stampa digitale

Pavimenti rugosi, pareti tridimensionali, superfici scolpite: è l’effetto stone, la ceramica che imita la pietra e prende in prestito dal mondo litico le tecniche di lavorazione come la bocciardatura, la finitura a spacco, la scalpellatura. Le piastrelle reinterpretano la pietra anche nei colori, con gradazioni naturali e neutre, dai chiarissimi beige e avorio che ricordano il tufo, ai grigi intensi come i sassi, fino all’antracite come le rocce laviche. Una tendenza che si vedrà al Cersaie 2016 (clicca qui per vedere le altre novità): «La pietra accompagna da sempre la storia del costruire e dell’abitare», afferma Alessandro Loschi, responsabile marketing di Ceramiche Keope, «ma oggi più che mai registriamo la volontà di riscoprire nell’interior design questo materiale così unico e autentico, ricco di affascinanti dettagli e di scenografiche imperfezioni». Pavimenti e pareti scultorei, nelle declinazioni in&outdoor, che ben si sposano con gli altri rivestimenti della casa: «L’effetto pietra diventa un match originale se associato al legno, per ottenere un’atmosfera intima e accogliente; quando, invece, si abbina al cemento o alla resina, assume un gusto più metropolitano e industriale. Inoltre si può giocare con le diverse cromie, dai toni più freddi ai più caldi, per connotare e personalizzare gli spazi».

L’interpretazione dei materiali lapidei è uno dei principali trend di questa edizione della kermesse ceramica. A confermarlo, Leonardo Tavani, direttore marketing di Marazzi Group: «Grazie alle nuove tecnologie, come la stampa digitale e le tecniche di lavorazione delle superfici, si è in grado di ri-produrre in modo fedele o del tutto inedito qualsiasi tipo di materiale, non solo una restituzione fotografica ma, nel caso della ceramica, anche tattile della texture. La bocciardatura, per esempio, è una lavorazione hard realizzata con macchine roto-bocciardatrici: rulli con punte in metallo extra duro, spesso carburo cementato, che vanno ad incidere la superficie anche di lastre di basso spessore. La finitura a scalpello, più soft rispetto alla bocciardatura, è eseguita invece con una macchina che, come lo scalpello tradizionale, asporta parti di superficie in forma di schegge rendendo la piastrella irregolare, mossa e caratterizzata da giochi di luce-ombra e pieni-vuoti». Il risultato sono pareti e pavimenti protagonisti della casa, da ammirare nella loro monumentale bellezza.

Nella foto di apertura X-Rock di Imola Ceramica

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