Strage Varese: cacciavite, trapano e martello. Moglie e figlia massacrate così - Affaritaliani.it

2022-09-30 18:37:53 By : Ms. Sucy Sha

La strage di Varese si è consumata alle quattro di notte di martedì scorso, quando l'architetto Alessandro Giovanni Maja ha disposto sul tavolo le armi casalinghe della pianificata carneficina e uscita di scena: un cacciavite, un martello, un trapano e un coltello. Così ha ucciso moglie e figlia e ferito gravemente il primogenito. L’urlo in strada: "Finalmente ci sono riuscito". Del poco loquace Maja, uomo facile ad adirarsi per nulla, - si legge sul Corriere della Sera - dev’essere isolata una frase. Questa: "Mi salvano i cinesi, pagano subito e in contanti".

Ma il suo non era un problema di soldi. Il «problema», sempre nella sua prospettiva,- prosegue il Corriere - era la famiglia. Nelle rare confidenze con i rari amici, eredità degli studi universitari, l’ennesimo assassino della provincia varesina blaterava di «ingratitudine». Della moglie, proprietaria dell’ottanta per cento di un fondo congiunto, costituito per un futuro sereno; e dei figli, che di quel fondo avrebbero beneficiato dopo aver già goduto di un’esistenza ricca e sicura. Maja ha maturato l’astio. La punizione totale, così ha coltivato il suo progetto. Poi avrebbe anche tentato di darsi fuoco ma senza riuscirci.

Ci sono altri 0 commenti. Clicca per leggerli

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.