Cobalto, minerali di conflitto e batterie al litio - TCE Magazine

2021-12-06 03:09:17 By : Ms. Judy Hunag

Il cobalto è essenziale per le batterie al litio? Ma soprattutto: è un minerale di conflitto? Ne parliamo insieme ad Aliant Battery.

Il cobalto è un minerale ben noto ai produttori di batterie al litio e spesso associato a minerali di conflitto. È un metallo utilizzato in vari settori industriali, come colorante o come additivo ed in particolare nelle batterie al litio compare come componente all'interno di celle al litio secondarie (ricaricabili). È infatti uno dei migliori candidati per il catodo di una cella grazie alla sua eccellente stabilità termica e all'elevata densità di energia.

Il cobalto non si trova allo stato metallico puro, ma solo come minerale e non viene estratto da solo ma come sottoprodotto dell'estrazione del rame o del nichel. I minerali di cobalto più importanti sono: Heterogenite, cobaltite, erythrite, glaucodotus e skutterudite. La Repubblica Democratica del Congo, la Cina, lo Zambia, la Russia e l'Australia sono tra i maggiori produttori al mondo.

Di tutti questi paesi, la Repubblica Democratica del Congo è di gran lunga il maggior produttore, detenendo oltre il 95% delle estrazioni mondiali: un paese ricco di minerali ma anche dissanguato da conflitti interni e guerre.

Un minerale di conflitto è un minerale estratto in paesi colpiti da conflitti armati. Questa definizione è apparsa per la prima volta alla fine degli anni '90, attraverso discussioni e conferenze delle Nazioni Unite concluse con le risoluzioni 1533 e 1698.97.

Gli Stati Uniti hanno inoltre implementato una legge ad hoc, denominata US CONFLICT MINERAL LAW, che attualmente stabilisce i materiali soggetti a essere classificati come CONFLICT MINERALS:

Sebbene il cobalto non sia in questo elenco, è spesso associato a minerali di conflitto. Il motivo risiede nel fatto che la sua estrazione avviene principalmente nella Repubblica Democratica del Congo. La classificazione che lo esclude, discussa più volte, forse non tiene conto del fatto che i metodi di estrazione delle batterie elettriche hanno spesso violato i diritti umani di quella popolazione. Non solo. È ampiamente documentato che le condizioni di lavoro nelle miniere non rispettano codici etici e di condotta come quelli cui è consuetudine corrispondere nei paesi occidentali. Molte sono le testimonianze di lavoratori costretti a trascorrere la maggior parte delle loro giornate in galleria, per estrarre il metallo, spesso con salari irrisori.

Di recente, varie aziende di batterie al litio hanno adottato misure per migliorare le condizioni di estrazione o per intraprendere un percorso privo di cobalto. Oltre alle singole aziende, nel 2017 la Commissione Europea ha presentato il Regolamento 2017/821, in vigore dal 1 gennaio 2021, per rendere più etica l'estrazione dei minerali di conflitto.

In previsione dell'attuazione del Regolamento, la Commissione Europea ha istituito un portale, denominato “Due Diligence ready!” che "si concentra su stagno, tantalio, tungsteno e oro, ma include anche altri minerali e metalli, comprese le materie prime delle batterie", e quindi anche cobalto (pur non nominandolo esplicitamente).

Se si pensa che si stima che la domanda del metallo aumenterà fino al 70% entro il 2030, questo potrebbe rischiare di aggravare ulteriormente le condizioni umane legate alla sua estrazione, sebbene sia richiesto un comportamento etico.

In sintesi, il cobalto non è un minerale di conflitto, ma i suoi metodi di estrazione in uno stato di conflitto armato e la crescente domanda lo rendono uno dei componenti più critici per le batterie al litio.

Aliant Battery ha recentemente intrapreso un percorso di sviluppo delle celle al litio utilizzate nelle sue batterie, orientato verso una scelta etica e ambientale.

Il processo, iniziato nel 2020 e completato a novembre 2021, ci consente di proporre al mercato una gamma di batterie al litio ricaricabili basate sulla tecnologia LFP completamente Cobalt Free, senza alcuna riduzione delle prestazioni né in termini di densità energetica né in termini di durata.

La stretta collaborazione con i produttori di celle ha permesso di sviluppare soluzioni alternative in termini di chimica, rinunciando completamente alla presenza del cobalto.

Il motivo di questa scelta è dovuto sia alla necessità di ridurre l'impatto ambientale e sociale delle batterie al litio Aliant Battery, sia per evitare di dare lato a critiche, spesso improprie, legate all'attuale filiera globale di produzione delle varie celle al litio.

Quindi, a partire dal 1 gennaio 2022, tutte le batterie Aliant prodotte sono completamente Cobalt Free!