Come nascono i componenti degli azzurri della pista?

2022-10-14 19:15:17 By : Mr. Frank Duan

Come nascono i componenti degli azzurri della pista? Più nello specifico come vengono fatti guarnitura, corone, catena e pignoni, che devono sopportare stress pazzeschi, in alcuni momenti superiori ai 2.000 watt? Che esigenze hanno atleti di questo livello?

Per scoprirlo siamo andati negli stabilimenti produttivi di Miche, partner tecnico della nazionale per le specialità di squadra. E’ proprio in Italia, per la precisione a San Vendemiano (TV), che vengono infatti realizzate le trasmissioni degli azzurri della pista.

I prodotti forniti alla nazionale fanno parte delle linee Pistard e Sei Giorni, serie Oro. Alcuni componenti, come la corona da 68 denti, sono stati inseriti in gamma proprio su richiesta degli azzurri, ma la cosa interessante è che tutti i prodotti sono a catalogo e quindi disponibili anche per il pubblico.

Ma non ci dilunghiamo oltre, perché le immagini parlano più di mille parole. Nel video qui sotto, realizzato durante la nostra visita in azienda, potete scoprire alcune curiosità e vedere come dai materiali grezzi si arriva al prodotto finito:

Le guarniture fornite alla nazionale della pista sono le Pistard Air, a cui si aggiungono anche le Attiva Pista, dotate di misuratore di potenza SRM.

Il punto di partenza sono dei forgiati in alluminio (sempre realizzati in Italia), che poi vengono trasformati nel prodotto finito attraverso una serie di lavorazioni al CNC. Al CNC sono lavorate anche corone (in Ergal) e perno (in acciaio), che poi sono assemblati manualmente da un operatore specializzato.

L’elemento interessante è legato alle diverse esigenze di un prodotto del genere rispetto ad uno destinato dalla strada. In questo caso non si attribuisce particolare importanza alla leggerezza, ma si privilegiano aerodinamica, robustezza e rigidezza torsionale.

A tal proposito (se non l’avete ancora fatto) date un’occhiata agli ultimi minuti del video per capire a quali stress test viene sottoposta questa pedivella prima di essere immessa sul mercato…

La lavorazione delle corone è, a nostro avviso, uno dei processi più affascinanti. Si parte da una lastra di Ergal, che viene tagliata in dischi della misura necessaria e poi lavorata al CNC fino ad ottenere il prodotto finito, successivamente trattato e anodizzato.

Anche in questo caso la richiesta degli atleti azzurri è quello di privilegiare la rigidezza piuttosto che la leggerezza. Per questo sulle corone non troviamo alcuna lavorazione interna di “scarico” ed è ancora previsto il fissaggio a 5 fori.

Le corone fornite alla nazionale vanno dal 50 al 68, in base alla specialità e all’utilizzo da parte di uomini o donne. Quelle in commercio, disponibili al pubblico, vanno dal 44 al 68 (non tutti nella serie Sei Giorni Oro).

A livello professionistico la tendenza è quella di usare corone sempre più grandi sull’anteriore, magari abbinate a uno/due denti in più al posteriore, in modo da ridurre gli attriti e avere più denti in presa. A tal proposito sembra che in futuro potremmo vedere anche una corona da 70 denti…

Anche i pignoni posteriori sono sottoposti a stress elevatissimi e per garantire maggiori prestazioni sono realizzati in acciaio. Per la produzione si parte da barre in acciaio, che vengono tagliate e poi, anche in questo caso, lavorate da macchine computerizzate a controllo numerico. I nuovi pignoni della Serie Oro si caratterizzano per una speciale finitura al carburo di tungsteno, che ne migliora durezza e scorrevolezza, anche senza l’uso di lubrificanti (e che conferiscono una particolare colorazione brunita, foto sotto).

I rapporti richiesti dalla nazionale azzurra vanno dal 13 al 15. Quelli disponibili sul mercato dal 13 al 19.

La catena, come i pignoni, è realizzata in acciaio.

Il passo è diverso da quello da strada (1/2″ – 1/8″), visto che deve lavorare con un solo pignone. Per intenderci, è molto più larga. Anche in questo caso il focus è su resistenza e scorrevolezza con basso livello di lubrificazione, piuttosto che sulla leggerezza.

Molto spesso, prima della gara, le catene di serie sono trattate in modo specifico dai tecnici della nazionale per renderle più scorrevoli, ma si tratta di procedure esterne a Miche e sulle quali non abbiamo informazioni dettagliate (per ovvi motivi…).

Tutti i prodotti Miche, non solo quelli destinati alla nazionale della pista, sono sottoposti a rigorosi test in una specifica area preposta all’interno dell’azienda. I test sono effettuati durante le fasi di sviluppo del prodotto, per verificare la conformità agli standard attesi, e poi a campione sui prodotti finiti.

Per maggiori informazioni:  miche.it

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