GIORNALE RADIOPIU 10 OTTOBRE 2022 DIRETTORE MIRKO MEZZACASA – Radio Più

2022-10-14 19:24:15 By : Ms. Betty Lin

REDAZIONE Brava Manuela! Alla mezza di Treviso la ragazza di Taibon ha messo tutte in fila, quasi 2 minuti di vantaggio sulla seconda, più di cinque sulla terza.

SEDICO Veneto Strade comunica che per lavori di messa in sicurezza del versante sono previste temporanee interruzioni fino a 15 minuti per oggi e domani dalle 8.15 alle 13.15 e dalle 14.30 alle 17

RIVAMONTE AGORDINO: Chiusura temporanea Ecocentro per manifestazione “Riva l’Oktoberfest”

AGORDO L’Ecocentro di Rivamonte Agordino rimarrà chiuso sabato 15 ottobre 2022 come richiesto dal Comune per consentire lo svolgimento della manifestazione denominata “Riva l’Oktoberfest”. Si ricorda che le utenze possono accedere a qualsiasi Ecocentro del territorio dell’Unione Montana Agordina, verificando sedi e orari di apertura nella pagina ECOCENTRO.

TAIBON Sarà una settimana caratterizzata dai lavori a Taibon Agordino. Il comune ha emesso due ordinanze per consentire dei lavori in due zone del paese. La prima interessa la chiusura temporanea in via Brustolon per il trasbordo delle travi per la passerella Tegnas con il divieto di transito veicolare e pedonale dalle 5 alle 8 nel giorno 12 ottobre che interesserà il tratto di strada da Piazza San Rocco fino all’intersezione con Via Chiesa. Non sarà possibile utilizzare il parcheggio sul primo piazzale de Le Grave del Tegnas dal 12 al 29 ottobre e il secondo e terzo piazzale sarà utilizzabile solo dai residenti fino al 5 novembre. La seconda ordinanza di modifica alla viabilità riguarda un’estensione della rete metano. Dal 10 al 15 ottobre chiusura al traffico veicolare del tratto di Via Dante Alighieri compreso tra l’intersezione con Via Volpere sino all’intersezione con Via Manzini e l’ istituzione di un senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, lungo via Manzini e via Volpere nel tratto compreso tra l’incrocio con Via Dante Alighieri di entrambe le viabilità.

BELLUNO Per lavori di scavo e posa tubazioni della rete gas, il Comune di Taibon Agordino ha disposto la chiusura al traffico veicolare in alcune vie del centro abitato di Taibon. Il servizio della linea extraurbana n. 7 “Villanova–Agordo–La Valle” subirà le seguenti variazioni: dalle 7:30 di lunedì 10 ottobre fino alle 17:00 di sabato 15 ottobre, e comunque fino al termine dei lavori, le corse da Agordo a Villanova effettueranno il percorso alternativo Agordo – San Cipriano – Strapont – Taibon Municipio dove attenderanno l’orario di ripartenza previsto in direzione Agordo. La tratta Peden – Villanova, con le fermate Peden, Peden Casa di riposo e Villanova, sarà sospesa. Inoltre, nella giornata di mercoledì 12 ottobre 2022, per la manutenzione della passerella sul Torrente Tegnas, da inizio servizio fino alle ore 8:00, le corse sulla tratta Agordo – Taibon – Villanova saranno temporaneamente sospese.

Gestione Servizi Pubblici informa che a LIVINALLONGO IN LOCALITA’ VARDA, A  COLLE S.LUCIA in LOCALITA’ RUCAVA’  l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e non può essere usata per scopi alimentari. Verrà effettuato servizio sostitutivo con cisterna posizionata a Rucavà di Colle Santa Lucia, Varda a Livinallongo, le Foche e Lambroi a Gosaldo.

LA VALLE Nei giorni 11 e 12 OTTOBRE dalle 8 a fine lavori, verrà sospesa l’erogazione dell’acqua in LOCALITA’ LANTRAGO.

FELTRE Alle 12:30 i Vigili Del Fuoco sono intervenuti in località Pasquer in comune di Feltre dove sono entrate in collisione un’auto e una moto. Ad avere la peggio il centauro che è stato preso in cura dal personale sanitario del Suem, stabilizzato e trasferito in ospedale in condizioni gravi. I pompieri arrivati dal locale distaccamento, hanno messo in sicurezza i mezzi mentre i Carabinieri hanno deviato il traffico ed eseguito i rilievi del sinistro. Le operazioni di soccorso dei Vigili del Fuoco sono terminate poco dopo le 14.00.

PONTE NELLE ALPI La Commissione Pari Opportunità di Ponte nelle Alpi, da qualche giorno, è un po’ più povera. Anzi, un bel po’. Perché se n’è andata Maria Rita De Pasqual, instancabile componente di un gruppo di lavoro al quale ha sempre portato una ventata di innovazione, oltre a idee e progetti nell’ambito dell’inclusione. E lo ha fatto con delicatezza, sensibilità, umanità.   Aveva 60 anni, nella vita di tutti i giorni era impiegata d’ufficio. E aveva un occhio di riguardo costantemente rivolto al prossimo. In particolare ai più fragili: «L’ho sentita meno di un mese fa – la ricorda Sabrina Dassiè, referente della Commissione e consigliera comunale alla Pari opportunità -. Ha sempre potato avanti la battaglia contro la malattia con determinazione, altrettanta forza e con l’immancabile ironia. Sembrava fosse lei a tenere alto il morale di chi la contattava. Maria Rita era una donna solare, sempre sorridente. Una donna che ha tessuto relazioni e ha seminato nel migliore dei modi: nella lettera di suo pugno, letta durante il funerale, esorta a cogliere e a vivere ogni attimo che ci è regalato dalla vita». 

«Non sai bene se la vita è viaggio, se è sogno, se è attesa… non sai se ha senso… contano i legami».

REDAZIONE E’ mancata a 44 anni Paola Bona, sconfitta dalla malattia. Dipendente alla De Rigo Vision era conosciuta per la sua passione artistica.  L’ultima esposizione a Limana. Lascia il marito Christian Roldo,  la mamma Ana, il papà Gianni, il fratello Devis, la nonna Guida. I funerali mercoledì alle 15 nella chiesa di Sedico. La famiglia ha anche previsto un bus navetta che parte alle 15,50 dalla piazza di Tambre.

AGORDO Attorno alle 11.45 di sabato la Centrale del 118 è stata attivata per un’alpinista volata lungo la Via Decima, sugli Scalet delle Masenade, nel Gruppo della Moiazza. La 44enne di Marostica (VI), stava scalando da prima, quando è volata, una protezione ha ceduto e lei ha sbattuto con il volto sulla parete. I compagni l’hanno calata su una cengia sottostante, dove, con un verricello di 50 metri l’infortunata è stata recuperata dal tecnico di elisoccorso dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Dopo che, fatto campo base al Rifugio Carestiato, l’equipe medica le ha prestato le prime cure per un possibile grave trauma facciale, l’infortunata è stata trasportata all’ospedale di Treviso.

LONGARONE Sabato sera verso le 21.40 il Soccorso alpino di Longarone è stato attivato per una coppia di escursionisti in difficoltà, al rientro da Casera Buscada. Partiti da Casso, i due, 48 anni lui di Vicenza e 45 anni lei di Brunico (BZ), al momento di tornare dal sentiero numero 394, in località Val di Pissa erano usciti dal tracciato, non facilmente individuabile e con scarsa segnaletica, finendo per incrodarsi sul versante longaronese. Partiti a piedi da Casso, sette soccorritori tra i quali due infermieri, si sono avvicinati seguendo le coordinate ricevute, rivelatesi poi sfalsate rispetto alla reale posizione della coppia, a mille metri di altitudine. Una volta individuati e raggiunti, in basso rispetto al percorso corretto, la squadra ha riportato gli escursionisti sul sentiero, per poi scendere dalla parte più comoda verso Davestra. I soccorritori hanno quindi riaccompagnato a Casso la coppia e recuperato i mezzi parcheggiati. L’intervento si è concluso alle 3.30.

CORTINA Ieri attorno alle 13 la Centrale del Suem è stata allertata da una persona che si trovava al Rifugio Scoiattoli assieme a un gruppo di turisti della Corea del Sud, un compagno dei quali si trovava in difficoltà. Partiti da Passo Giau, il 52enne coreano era infatti rimasto indietro ed era finito in un canale, impossibilitato a muoversi. Risaliti alle coordinate Gps e avendo verificato che si trovava vicino all’arrivo dello skilift di Col Gallina, una squadra del Soccorso alpino di Cortina e della Guardia di finanza è intervenuta. Dopo essere scesi nel canale e aver raggiunto l’uomo, i soccorritori lo hanno aiutato a risalire, per poi caricarlo in barella, poiché era sfinito dalla stanchezza, e trasportarlo al Rifugio Col Gallina in attesa compagni.

TAIBON Attorno alle 16.20 di ieri degli escursionisti hanno contattato il 118, poiché un loro compagno era sfinito dalla stanchezza e non più in grado di procedere nella discesa, poco sotto Malga Malgonera in Valle di San Lucano. Mentre personale del Soccorso alpino di Agordo si preparava in piazzola per eventuale supporto nelle operazioni, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore si portava sul luogo indicato dalle coordinate. Sbarcato con un verricello di 20 metri, il tecnico di elisoccorso ha quindi recuperato il 96enne di Salgareda (TV), che è stato accompagnato all’ospedale di Agordo per i dovuti controlli.

ALPAGO M.T., 28 anni alla guida della Transalp è finito in ospedale mentre i suoi amici (un gruppo di una quindicina di motociclisti) lo attendevano al Bar. Il giovane è finito contro un’auto che usciva da una strada laterale alla principale. Portato in ospedale ieri sera dopo i controlli dei sanitari è stato dimesso.

REDAZIONE “Il nonno si racconta” , il libro di Valerio Spagna già insegnante di geologia all’Istituto Minerario  “Umberto Follador” negli anni dal 1962 al 1966, Valerio Spagna,   classe 1936, oggi vive a Padova, molto apprezzato e ancor oggi ricordato con stima da tanti ex allievi, come anche la moglie Leda Minuzzo, pure insegnante al Follador, purtroppo morta ormai da diversi anni. Nel racconto della sua vita e dell’intensa e lunga attività professionale svolta ad alti livelli, anche dopo il periodo Agordino, ha dedicato un commovente e sentito capitolo con il suo personale diretto ricordo del disastro del Vajont.

DALL’ARCHIVIO DI LORIS SANTOMASO LA TESTIMONIANZA – AUDIO

TAIBON Nella giornata del 59esimo anniversario della tragedia del Vajont, Radio Più propone un’intervista a Giusto Mottes, artigliere degli alpini di Feltre che nelle ore successive al disastro ha vissuto in prima persona quella tragedia.

BELLUNO La testimonianza di Antonio Moro a 59 anni dalla tragedia del Vajont

L’INTERVISTA DI RADIO PIU’

FOTO, i genitori di Romano Bristot

LONGARONE Ricorre oggi il 59° Anniversario del disastro del Vajont. Giornata di ricordi a Longarone con il sindaco Roberto Padrin e tutte le autorità.

ANNIVERSARIO DEL DISASTRO DEL VAJONT. L’INTERVENTO DI COMMEMORAZIONE DEL SINDACO DI LONGARONE ROBERTO PADRIN

VENEZIA “L’anniversario che si celebra è una ferita aperta nella carne della nostra terra. Una ferita che ci impedisce di dimenticare quegli uomini e quelle donne che in un attimo persero la vita. Un dramma che si è esteso a tutti coloro che dopo la tragedia sono sopravvissuti nel dolore per la morte dei congiunti, la perdita di affetti e di beni, nell’incomprensione delle dimensioni dell’accaduto e nella difficoltà di portare avanti una legittima richiesta di giustizia”. Sono parole del Presidente della Regione del Veneto in occasione del cinquantanovesimo anniversario dell’indimenticata tragedia del Vajont, a causa della quale un’onda di fango tracimata dall’invaso a monte di Longarone cancellò gli abitati, causando la morte di quasi duemila persone. “Da quelle migliaia di morti innocenti non smette di arrivarci un monito affinché l’amministrazione pubblica sia buon governo, capacità di creare condizioni di sicurezza per i cittadini e sia sempre strumento in grado di fornire garanzie di giustizia – aggiunge il Presidente -. La data fornisce a noi amministratori pubblici l’occasione per riflettere su quale deve essere l’impegno responsabile verso i cittadini e il territorio. Se oggi l’attenzione verso l’emergenza idrogeologica, la sensibilità per l’ambiente e il mutamento climatico, sono costante motivo di impegno e confronto, lo dobbiamo anche a chi cinquantanove anni fa rimase vittima di un incauto e incosciente sfruttamento delle risorse che si si era sforzato di piegare pericolosamente la natura all’interesse dell’uomo”. “In questo triste anniversario invio un pensiero al cimitero di Fortogna, il sacrario che raccoglie la memoria delle vittime innocenti – conclude il Governatore -. Un abbraccio ideale arrivi anche a tutti i sopravvissuti ancora presenti nella nostra comunità e fuori regione. Nel rispetto della loro sofferenza, della loro infanzia o giovinezza provata da tanta devastazione materiale e interiore, nel cordoglio per i lutti mai rimarginati, esprimo la vicinanza del Veneto che partecipa a tanto dolore e non dimentica”.

BELLUNO Partecipato ed emozionant eil concerto  “La Notte Del Vajont”, concerto di salmi con studenti e musicisti con professionisti che hanno saputo coinvolgere il pubblico e strappare convinti applausi.

Nobile iniziativa di monsignor Giorgio Lise, rettore del Seminario Gregoriano di Belluno che, come scrive Maria Giacin nel sito diocesano chiesabellunofeltre, per commemorare la tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963 ha proposto per oggi, anniversario dell’evento che provocò quasi duemila vittime e rovine a Longarone e nei paesi vicini, la “Preghiera salmica per la notte del Vajont”, ad ingresso libero nel chiostro gotico del “Gregoriano”. Giacin ricorda che: “La sera del 9 ottobre 1963, alle 22.39, dalle pendici del monte Toc si staccarono 260 milioni di metri cubi di roccia e alla velocità di 90 km/ora precipitarono nel bacino artificiale della diga del Vajont. La frana sollevò una immensa onda d’acqua e detriti che si abbatterono sui paesi di Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faè, Codissago, Erto, Casso, San Martino, Pineda, Le Spesse, Patata, Il Cristo. Complessivamente, la tragedia causò la morte di 1.910 persone”. E quindi precisa che: “A distanza di 59 anni dal terribile disastro che ha colpito la valle del Longaronese e del Vajont, interessata dalla violenta esondazione delle acque tracimate dalla diga, a causa di una frana del monte Toc, negli spazi sacri dell’edificio religioso diocesano, lo scrittore Antonio Chiades, il pianista compositore Carlo De Battista e la violoncellista Teresa Pante proporranno la lettura di Salmi biblici e brani musicali inediti per pianoforte e violoncello, alcuni dei quali composti per la ricorrenza”. Interverranno anche, in qualità di lettori dei Salmi, gli studenti del liceo “Lollino” Giacomo Agostini, Stefano Barp, Alessandro Minuti e Margherita Scintu. Alla fine del concerto, sono stati a ascoltati alcuni testimoni che hanno vissuto personalmente la tragedia. La manifestazione è stata organizzata e sostenuta in collaborazione con il Comune di Longarone, l’“Associazione Vajont Il futuro della Memoria”, presieduta da Renato Migotti, i Rotary Club di Belluno e Cadore-Cortina, la Biblioteca Civica di Longarone, Lattebusche, il panificio Casol del Duomo di Giovanni e Luca Casol e la Caneva da Nani di Guia di Valdobbiadene. Il Sindaco di Longarone, Roberto Padrin, ha inserito l’evento nell’elenco delle celebrazioni ufficiali programmate per quest’anno a ricordo della tragedia

Quando i faggi presenti nei boschi che sovrastano Longarone iniziano ad arrossire, è tempo di pensieri per ciò che è stato cinquantanove anni fa. Ho visto nascere venticinque autunni all’incrocio delle quattro valli, e nei primi giorni di ottobre puntualmente riaffiorano emozioni ormai radicate nell’anima. Un quarto di secolo vissuto a lavorare nel paese dove il Maè e il Vajont si uniscono al Piave. Longarone, con le sue montagne che si alzano dal greto del fiume Sacro, fa parte della mia vita; conosco certe nebbie che salgono dal fiume a novembre, e poi il vento di marzo e il suono delle campane che talvolta arriva fino alla zona industriale. Longarone è i suoi palazzi in cemento armato e il campanile di Pirago, miracolosamente sopravvissuto al disastro, che si alza fiero alla sommità dell’omonimo colle. E poi la diga, l’austero e triste simbolo di questo paese cancellato e rinato. La vedi lì, con il suo colore quasi bianco, incassata nella stretta e severa gola scavata dalle acque del Vajont. Muta sfinge di calcestruzzo. Diga imponente tramutatasi in triste lapide. E quando, partecipando alla camminata de “I Percorsi della Memoria”, percorri la vecchia strada del Colomber, mentre risali lungo la forra improvvisamente te la ritrovi di fronte. Ad ogni passo la senti sempre più vicina ed incombente. Attrae e respinge allo stesso tempo. Poi arrivi al ponte che attraversa la gola e ti pare quasi di toccarla. Ed in quel luogo angusto e severo perdi le dimensioni dello spazio in cui ti trovi. Sei sospeso a circa 120 metri dal fondo del torrente e non lo percepisci del tutto. E di fronte, a pochi metri, la diga sale prepotente verso il cielo per altri 140 metri. Totale 261,60 metri d’altezza. Fa impressione, incute timore e toglie il fiato ammirare la sua struttura a doppio arco. Lo scrosciare dell’acqua del Vajont, che precipita con spettacolare cascata fino a ritrovare il suo greto naturale, completa un insieme di sensazioni che accompagneranno per sempre. Camminare sul coronamento è un’altra esperienza forte. Sotto i piedi, attraverso le fessure delle grate, i ferri piegati verso valle raccontano la potenza immane dell’onda. E si percepisce di camminare su di una sorta di cupola. Guardando verso Longarone si sente il vuoto in quanto la diga spancia di diversi metri sul suo asse verticale. Voltandosi dalla parte opposta la visione si fa più rassicurante. L’arco si appoggia quasi dolcemente fino a raggiungere la frana. Dal centro diga si vede Longarone. E si immagina ciò che è stato. O forse è pure impossibile immaginare. Aldilà della forra un piazzale di cemento. Tutto cio che rimane dell’ardita cabina di comando sospesa sull’abisso. Affacciandosi sul vuoto stavolta la si vede scendere paurosamente verso il fondo della valle. Appare elegante ed al contempo austera la grande diga diventata silenziosa lapide. Capolavoro di tecnica innalzato nel luogo più sbagliato. Con il suo calcestruzzo ancora perfetto, appena scalfita alla sua sommità dall’onda maledetta. Superata ma non vinta. Severa lapide a ricordare ciò che non si dovrà mai dimenticare.

BELLUNO “L’opposizione deve fare opposizione, ma in modo costruttivo. Non tanto per attaccare, quella è la politica da cui vogliamo allontanarci”. Il sindaco Oscar De Pellegrin risponde alle accuse e alle critiche mosse dalla minoranza e lo fa chiarendo le argomentazioni portate in campo. “Partiamo dall’avviso per il conferimento di un incarico per l’ufficio staff del sindaco – prosegue De Pellegrin -, una questione affrontata in maggioranza, portata in giunta con una delibera il 27 settembre alla quale si è dato seguito con la determina del 5 ottobre. Mi lascia perplesso e amareggiato che si parli di scarsa trasparenza. I documenti si trovano online nell’albo pretorio del sito istituzionale del Comune, consultabili e scaricabili da chiunque. Lì si può trovare la determina con l’avviso, al quale può rispondere e candidarsi chiunque ritenga di avere i requisiti per farlo. I termini per la presentazione scadono il 20 ottobre. Rispetto ad una procedura lineare e portata avanti secondo l’iter previsto, perché si parla di scarsa trasparenza? La trasparenza è garantita dalla pubblicazione per 15 giorni della documentazione, ma che gli atti non vengano pubblicati in sequenza, come è stato sottolineato dai consiglieri, è del tutto normale perché vanno online mano a mano che vengono completati e sottoscritti, questo lo dovrebbero sapere”. “Facciamo chiarezza ed evitiamo strumentalizzazioni – conclude De Pellegrin -. Siamo arrivati a Palazzo Rosso e abbiamo trovato una situazione, sotto il profilo finanziario, pesante. I tempi sono difficili, lo sappiamo bene tutti, ma in passato si poteva fare decisamente meglio prevedendo prima certi investimenti utili a contenere le spese e analizzando prima i centri di costo delle partecipate per capire dove ricavare economie. Tutto questo non è stato fatto negli ultimi dieci anni. Ci siamo messi al lavoro, pancia a terra, per assicurare il normale proseguimento dei servizi erogati dal Comune nonostante gli aumenti vertiginosi dei costi dell’energia, tirando qua e là la coperta, cercando spazi di risparmio. Lo spegnimento delle luci è stata una misura introdotta dalla scorsa amministrazione, noi l’abbiamo ritenuta positiva per contenere i costi e abbiamo ritenuto di portarla avanti, spiace che ora il consigliere ed ex sindaco Jacopo Massaro non se ne ricordi e attacchi anche su questo fronte. Le tariffe Sersa? Perchè non si dice che per 10 anni non è stato introdotto l’adeguamento Istat, come si sarebbe invece dovuto fare? E’ toccato a noi farlo, per dovere, il tema è stato affrontato in commissione dove siede la minoranza quanto la maggioranza e tutti ne erano a conoscenza. L’opposizione faccia l’opposizione, è giusto ed è stimolante per tutti noi, ma restando nei limiti del buon senso. Io e tutta la maggioranza siamo disponibili al confronto, l’invito l’ho rivolto in più occasioni ma ad oggi, purtroppo, non ho ricevuto richieste di incontro”.

IN 24 ORE 10 DECESSI E 4658 NUOVE POSITIVITA’ IN VENETO. RICOVERI IN LIEVE AUMENTO

BELLUNO L’Ulss Dolomiti ha deliberato l’assunzione a tempo indeterminato di 24 nuovi Operatori Socio Sanitari, scorrendo la graduatoria in vigore in esito al concorso conclusosi in estate e svolto da Azienda Zero per tutte le Ulss. Gli operatori andranno a rinforzare i servizi aziendali ospedalieri e territoriali.

BELLUNO Il tumore del seno è oggi la neoplasia più frequentemente diagnosticata nella popolazione in Italia, ma è un tumore sempre più curabile, grazie alla prevenzione e alle terapie disponibili. Fondamentale è la diagnosi precoce, favorita dai programmi di screening. In Ulss Dolomiti, nel 2021, 7.686 donne hanno aderito allo screening mammografico, con una copertura dell’80% della popolazione target. I casi sospetti inviati al secondo livello sono stati 935. Di questi, i tumori effettivamente diagnosticati sono stati 193, in linea con gli anni precedenti. Lo screening mammografico è un programma di prevenzione secondaria (diagnosi precoce) che ha l’obiettivo di ridurre la mortalità per tumore al seno. Puntando  all’individuazione della neoplasia in stadi iniziali, lo screening favorisce interventi chirurgici e medici il più possibile conservativi e spesso risolutivi. Il test di screening consiste in una mammografia per entrambi i seni ogni due anni. Nel caso vengano rilevate delle anomalie all’esame radiologico, la donna viene invitata ad un esame di approfondimento che può consistere in una visita senologica, in un’ecografia, in un’ulteriore particolare mammografia, o, in rari casi, in un piccolo prelievo di tessuto mammario (agobiopsia). Lo screening mammografico viene proposto con cadenza biennale a tutte le donne residenti in Veneto con età compresa tra i 50 ed i 74 anni. La centrale organizzativa screening del Dipartimento di Prevenzione invia a casa di ogni donna rientrante nella fascia d’età indicata una lettera invito con un appuntamento già fissato.

BELLUNO La scorsa settimana è stato inaugurato ufficialmente un nuovo strumento di promozione delle attrattive turistiche del territorio a servizio di turisti e viaggiatori, unico nel suo genere per contenuti, aspetti innovativi e potenzialità di sviluppo. Il pannello è consultabile 365 giorni all’anno, dalle ore 6:00 alle 22:00, per un totale di 112 ore settimanali, con dei costi di gestione e aggiornamento limitati (qualche migliaio di euro all’anno). Un normale ufficio turistico, anche in alta stagione, consente un servizio molto più ridotto e richiede dei costi di gestione estremamente più onerosi (alcune decine di migliaia di euro all’anno), in particolare per l’impiego di personale con adeguate competenze linguistiche. Tutti i contenuti del pannello interattivo sono consultabili anche da computer, tablet o cellulare, tutto l’anno e 24 ore al giorno, ovunque ci si trovi. Visitando il sito web www.bondisnar.it il turista può quindi programmare da casa la sua vacanza in Valbelluna, anche comodamente seduto sul divano.

ALLEGHE È partita la raccolta fondi per aiutare l’Alleghe Hockey in questa stagione che, dopo la chiusura dello stadio Alvise De Toni, si preannuncia travagliata. La squadra alleghese dovrà sostenere delle trasferte sia per allenarsi che per giocare le partite in programma. Per questo è stata lanciata una raccolta fondi su Eppela dove chiunque può fare la propria donazione alla società per aiutarla a pagare le spese.

IL MESSAGGIO DELL’ALLEGHE HOCKEY

Il nostro Palaghiaccio è CHIUSO dal 2 ottobre 2022 per l’enorme aumento dei costi dell’energia. Questo significa che i nostri atleti, dai piccolissimi fino ai ragazzi della senior, non possono più allenarsi nè giocare sul nostro ghiaccio. Ma non possono soprattutto socializzare, imparare e fare attività fisica con i propri compagni di squadra. Tutti noi siamo turbati da questa situazione, ma tutti insieme abbiamo reagito e così, rimboccandosi le maniche la Società ha riorganizzato le attività, riuscendo a pianificare la gestione degli allenamenti negli stadi di altri Comuni. Cosa faremo con il contributo raccolto? La raccolta ci permetterà di sostenere i costi per le continue trasferte dei nostri atleti. 

CHI VOLESSE AIUTARE L’ALLEGHE HOCKEY PUO’ FARLO NEI PUNTI RACCOLTA FONDI, BAR BIANCO AD ALLEGHE E CAFFE’ MINIERE DI AGORDO. OPPURE TRAMITE LA RACCOLTA FONDI ONLINE DI EPPELA CLICCANDO QUI

TAI DI CADORE Il mondo dello sport si riunisce di nuovo contro la chiusura degli impianti sportivi per il caro bollette. Dopo Alleghe, questa volta è toccato a Tai Di Cadore dove le persone si sono ritrovate per far sapere alle amministrazioni Comunali di tutto il Cadore quanto è importante mantenere aperto il Palaghiaccio “Galvalux Arena”. Tra loro anche una rappresentanza dell’Alleghe Hockey.

LE FOTO DI ANNALISA DAL MAS

L’ACCORATO APPELLO DI UNA MAMMA, RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO

L’inflazione si “mangia” i nostri risparmi: una stangata che in Veneto ammonta a 8,3 miliardi di euro. I conti, realizzati dall’Ufficio studi della CGIA, partono dall’ipotesi che le famiglie venete abbiano mantenuto nel proprio istituto di credito gli stessi risparmi che avevano a inizio anno. Pertanto, a causa della crescita dell’inflazione stimata per il 2022 all’8 per cento, la dimensione economica reale del deposito bancario ha subito una drastica decurtazione. Certo, una piccolissima parte di questa perdita di potere di acquisto sicuramente verrà compensata dall’aumento degli interessi sui depositi. A seguito dell’incremento dei tassi decisi in questi ultimi mesi dalla Bce, infatti, le banche, nella seconda parte dell’anno, stanno riconoscendo ai propri correntisti degli interessi positivi. Tuttavia, il conto da “pagare” è pesantissimo e colpisce maggiormente le famiglie meno abbienti.

A Padova, Verona e Treviso le famiglie più penalizzate In Veneto sono le famiglie ubicate in provincia di Padova a subire la perdita di potere d’acquisto più elevata pari a 1,6 miliardi di euro; seguono i nuclei residenti a Verona con 1,58, quelli di Treviso con 1,57, Vicenza con 1,46 e Venezia con 1,32. Chiudono la graduatoria regionale Belluno con 385 milioni e Rovigo con 366 (vedi Tab. 1). A livello nazionale, invece, le province più penalizzate sono quelle più popolate e tendenzialmente anche con i livelli di ricchezza più importanti: a Roma, infatti, l’inflazione “erode” 7,42 miliardi di euro di risparmi familiari, a Milano 7,39, a Torino 3,85, a Napoli 3,33, a Brescia 2,24 e a Bologna 1,97. Tra le meno esposte, infine, scorgiamo la provincia di Enna con 156 milioni di euro, Isernia con 153 e Crotone con 123.

Le casse dello Stato, invece, “sorridono” Certo, a causa dell’aumento dell’inflazione, anche lo Stato centrale e le sue articolazioni periferiche subiranno una impennata sul fronte delle uscite. Nel frattempo, però, l’incremento del gettito riscosso è stato molto importante. Nei primi 8 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le entrate tributarie erariali sono aumentate di 40,69 miliardi di euro. Questo score così positivo è riconducibile a tre fattori: agli effetti del “decreto Rilancio” e del “decreto Agosto”, – che tra il 2020 e il 2021 avevano disposto proroghe, sospensioni, etc. – e, in particolar modo, agli incrementi dei prezzi al consumo che hanno spinto all’insù il gettito dell’Iva.

Arriva la stagflazione Il pericolo che la nostra economia stia scivolando verso la stagflazione è molto elevato. E’ un quadro economico che in tempi relativamente brevi potrebbe verificarsi anche in Italia. Con le difficoltà legate alla pandemia, agli effetti della guerra in Ucraina, all’aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici rischiamo, nel medio periodo, di veder scivolare la crescita economica verso lo zero, con una inflazione che, invece, potrebbe superare tranquillamente le due cifre.

Bisogna tagliare la spesa e le tasse Contrastare la stagflazione, segnala l’Ufficio studi della CGIA, è un’operazione molto complessa. Per attenuare la spinta inflazionistica, gli esperti sostengono che le  banche centrali dovrebbero contenere le misure espansive e aumentare i tassi di interesse, operazione che consentirebbe di diminuire la massa monetaria in circolazione. E’ evidente che avendo un rapporto debito/Pil tra i più elevati al mondo, con l’aumento dei tassi di interesse l’Italia registrerebbe un deciso incremento del costo del debito pubblico. Un problema che potrebbe minare la nostra stabilità finanziaria. Bisognerebbe, infine, intervenire simultaneamente almeno su altri tre versanti: in primo luogo, attraverso la drastica riduzione della spesa corrente e, in secondo luogo, con il taglio della pressione fiscale, unici strumenti efficaci in grado di stimolare i consumi e per questa via alimentare anche la domanda aggregata di beni e servizi. Operazioni, queste ultime, non facili da applicare in misura importante, almeno fino a quando non verrà “rivisto” il Patto di Stabilità a livello europeo. Infine, ma non certo per ultimo, dovremo assolutamente sterilizzare i rincari delle bollette di energia elettrica e del gas che sono la causa di questo forte aumento dell’inflazione registrato in quest’ultimo anno.

Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana  è stato pubblicato il bando di concorso pubblico, per esame, per l’assunzione di 1188 allievi agenti della Polizia di Stato. La domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata e trasmessa entro il termine di trenta giorni  utilizzando esclusivamente la procedura informatica disponibile all’indirizzo https://concorsionline.poliziadistato.it 

BELLUNO Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano le Giornate FAI d’Autunno, il grande evento autunnale di piazza che il FAI dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture attivi da nord a sud della Penisola.

ALLA SCOPERTA DELLA CASA PIÙ ANTICA DI MEL: PALAZZO FRANCESCON

Gli orari Sabato: 09:00 – 12:30 / 14:30 – 17:00. Turni di visita ogni 20 minuti per piccoli gruppi di massimo 12 persone. I gruppi saranno formati al banco, in base all’ordine di arrivo. Durata della visita circa 45 minuti. Domenica: 09:00 – 12:30 / 14:30 – 17:00. Turni di visita ogni 20 minuti per piccoli gruppi di massimo 12 persone. I gruppi saranno formati al banco, in base all’ordine di arrivo. Durata della visita circa 45 minuti.

ROCCA PIETORE Il comune di Rocca Pietore ha aperto un bando pubblico per soli esami per la copertura, a tempo pieno e indeterminato, di un posto di Collaboratore Professionale B3 – CCNL Funzioni Locali – Conduttore Macchine Operatrici Complesse – addetto ai servizi manutentivi e cimiteriali, da assumersi presso il Comune di Rocca Pietore. Le domande di partecipazione dovranno pervenire al Comune di Rocca Pietore secondo le modalità e i termini indicati nel Bando di Concorso. Per ogni informazione, i concorrenti potranno rivolgersi al Comune di Rocca Pietore (tel. 0437-721178; posta elettronica: anagrafe.rocca@agordino.bl.it).

AGORDO L’Azienda Speciale Agordo Servizi ha aperto un bando per una selezione pubblica per la copertura di 1 posto a tempo indeterminato e pieno nel profilo di EDUCATORE DI ASILO NIDO (livello V) del contratto FISM per l’Asilo Nido Comunale di Agordo. La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta, in carta semplice, e presentata mediante le seguenti alternative modalità: presentazione direttamente all’Ufficio Protocollo dell’AZIENDA SPECIALE “AGORDO SERVIZI” via Insurrezione n. 18/C – 32021 Agordo BL; raccomandata A/R indirizzata ad Azienda Speciale Agordo Servizi in via Insurrezione 18/C – 32021 Agordo (BL); Per via telematica mediante Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo: 04315@pec.federfarma.it Qualsiasi sia la modalità utilizzata per presentare la domanda, la stessa dovrà perentoriamente pervenire entro le ore 12:00 del giorno 15/10/2022. Il bando è disponibile anche al seguente link:  https://agordoasilonidocomunale.it/bando-educatore-nido-di-agordo-termine-15-ottobre/

BELLUNO L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS APS sezione territoriale di Belluno aderisce anche quest’anno alla Giornata Mondiale della Vista, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia Onlus, e invita la cittadinanza ad un incontro divulgativo con la presenza di tre medici oculisti del territorio ULSS 1 Dolomiti: il primario dell’unità oculistica dell’Ospedale San Martino di Belluno dott.ssa Luigina Tollot, il responsabile del Centro Ipovisione dott. Michele Del Borrello e il dott. Nazareno Giubilei. L’incontro avrà luogo GIOVEDI’ 13 OTTOBRE 2022 alle ore 18.00 presso la Sala MUCCIN del Centro Congressi Giovanni XXIII in Piazza Piloni a Belluno. Si parlerà del bene prezioso della vista, dell’importanza della prevenzione delle malattie oculari, della riabilitazione visiva e dei progressi della ricerca. https://www.iapb.it/gmv2022/

AIUTI FINALIZZATI ALL’ACQUISTO DI GENERI ALIMENTARI

ALLEGHE Le persone e le famiglie residenti nel Comune di Alleghe che, a causa degli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del virus Covid-19, si trovino in uno stato di bisogno per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali, possono chiedere che vengano loro riconosciuti i BUONI SPESA per l’acquisto di GENERI ALIMENTARI O PRODOTTI DI PRIMA NECESSITÀ IMPORTO DEL BUONO SPESA: l’entità dell’importo verrà definito con successivo apposito provvedimento, partendo da un importo minimo di Euro 50,00, sulla base del numero dei componenti il nucleo familiare e in considerazione delle necessità dichiarate dal richiedente. Le richieste, redatte sull’apposito modulo dovranno pervenire al Comune di Alleghe mediante invio di posta elettronica. Solo via residuale la domanda potrà essere presentata telefonicamente, chiamando il numero 0437 523300 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 10

ROCCA PIETORE fra i  boschi dipinti dei colori dell’autunno  I prossimi appuntamenti sono: Sabato 15 Ottobre pomeriggio Per tutti i dettagli  340 894 4032 Elena e Sara 

OSPITI: Sara Darman ed Elena Simeonato

ALLA RADIO… JACK E ALDO

BELLUNO È in programma per sabato 15 ottobre al Teatro Giovanni XXIII una serata organizzata dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Belluno. “La gestione perioperatoria dell’anziano fragile” il titolo dell’incontro che si terrà a partire dalle 18. Ad aprire la giornata un incontro aperto a tutti sule cure di lungo termine nel sostegno della fragilità anziana con Luigi Guglielmi, giornalista dell’Amico Del Popolo, il dottor Massimiliano Mosca, geriatra, e la dottoressa Lucia Omiciuolo, direttore dell’Unità Opertiva di geriatria dell’ospedale di Feltre. Alle 18:30 lo spettacolo teatrale “Mamma a carico. Mia figlia ha 90 anni” di e con Gianna Coletti per la regia di Gabriele Scotti.

L’ATTRICE GIANNA COLETTI ALLA RADIO 

LIMANA Domenica 16 ottobre sotto la tensostruttura fronte alle scuole elementari di Limana si svolgerà la seconda edizione del Grande Festiaval dei Cori. Saranno 10 i cori bellunesi che si alterneranno per una giornata all’insegna del bel canto. Un evento con il patrocinio della Provincia di Belluno, Comune di Limana e Pro Loco. Organizza la Corale di Limana.

“Annotazioni su figure regoliere e organizzazione dei pascoli nel Cadore” è il titolo dell’importante capitolo del libro “Malgari e pascoli. L’alpeggio nelle provincia di Belluno”, curato da Daniela Perco per la Comunità montana Feltrina ed il Centro per la documentazione della cultura popolare (contributo della Regione Veneto, stampa, per la serie Quaderni, nel 1991, della Libreria Pilotto editrice di Feltre con la locale Tipolitografia “Beato Bernardino”). L’autrice, Giuseppina Menegus, premesso che l’indagine effettuata riguardava l’alta Valle del Boite con riferimento particolare a San Vito di Cadore “la cui tradizione presenta strette analogie con quella dei paesi circostanti: Cortina, Borca e Vodo” precisa che la scelta di San Vito è dovuta alla sua conoscenza diretta di quella realtà nonché alla partecipazione della sua famiglia alle attività connesse all’alpeggio, ed è anche frutto di testimonianze orali relative a un periodo di tempo tra metà anni 20 e anni ‘80. Conclude così la sua premessa: “Mi ha guidato la curiosità di sapere quanto è rimasto nella memoria collettiva della tradizione regoliera nell’ambito del pascolo in una realtà che ora vive di turismo”. Sul patrimonio zootecnico l’autrice spiega che in Val Boite sopravvive in maniera assai discreta la pastorizia con gli ovini mentre agonizza quella con il bestiame grosso se è vero che in 30-40 anni le pecore sono dimezzate e i bovini letteralmente decimati con un particolare: capre e cavalli sono spariti del tutto. In questo quadro la realtà di Cortina appare un caso a parte visto che il patrimonio zootecnico dell’Ampezzano risulta decisamente maggiore rispetto alla Valle del Boite. Il pascolo è così articolato: a fondovalle proprietà private, prevalentemente ad uso arativo e solo secondariamente foraggero; sempre a fondovalle ‘pascoli di piano’, proprietà collettiva delle varie Regole; da 1200 a 1600 metri proprietà private adibite alla produzione di foraggio e, in piccola parte, di legname; da 1600 a 2000 metri parte della proprietà collettiva regoliera che veniva spartita a sorte tra gli aventi diritto in occasione dell’apposito comizio del 15 agosto, data in cui venivano assegnati i lotti spettanti per lo sfalcio in alta quota; da 1800 a 2200 metri proprietà collettiva adibita al pascolo di bovini, ovini e caprini, territorio molto ampio e può comprendere zone che, per motivi storici, si estendono oltre il censuario comunale (esempio i pascoli di Fiorentina e Giau, appartenenti a San Vito, i pascoli di Lerosa in Ampezzo, appartenenti a Vinigo). I pascoli d’alta quota erano i più ambiti e sovente al centro di contese come confermano le lotte tra San Vito e Cortina per quelli di Giau e le liti di Selva e Pescul con San Vito per Festornigo e Mondeval. Il marigo o caporegola è al vertice della gerarchia regoliera e le sue competenze comprendevano anche atti amministrativi. Una figura che in particolare a San Vito si è mantenuta fino agli anni ‘80 mentre è ancora esistente a Cortina. Aveva, fra gli altri, il compito di gtenere i contatti tra i pastori e i regolieri che mandavano il loro bestiame all’alpeggio e nel corso delle sue periodiche visite gli capitava, contando gli animali, di scoprire che non erano stati rispettati i patti e magari il pastore aveva accettato, senza autorizzazione, anche bovini estranei. per cui gli infliggeva una multa. I pascoli di piano: imponevano differenti modalità di conduzione e tempi nel caso di bovini ed ovini; per i primi vi era un pastore stipendiato dai membri interessati della comunità di villaggio, che nel periodo estivo conducevano giornalmente gli animali rimasti al piani nei pascoli bassi limitrofi all’abitato e riguardava solo i bovini che restavano nelle stalle per il latte; per gli ovini il pascolo di piano su svolgeva da marzo ad aprile e in autunno, prima e dopo l’alpeggio; il pastore veniva nominato a livello di frazione. I saltari: erano le guardie campestri a livello di villaggio, gerarchicamente sottoposte al marigo e duravano in carica un anno; potevano cedere l’incarico ad altri, a pagamento, in caso di necessità. Era previsto un compenso e per esempio a Chiapuzza il saltaro aveva diritto allo sfalcio di Giralba, nel pascolo piano. Fra i suoi compiti, precisati nei laudi, erano più ampi degli attuali: aveva infatti anche “la responsabilità di eseguire pignoramenti e di incassare multe, mansioni che certo lo rendevano figura sgradita e che spesso gli creavano situazioni difficili”.

NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Malgari e pascoli. L’alpeggio nella provincia di Belluno”): la copertina del volume curato da Daniela Perco; cartina dei pascoli di San Vito di Cadore; pascoli di Cortina d’Ampezzo; Rinaldo Colli (vida) con il padre pastore, anni ‘20 (raccolta Rinaldo Colli); ancora Colli (con la pastora (ra britèra) anni ’40-’50; Angela Giustina al pascolo primaverile, San Vito di Cadore anni ‘20 (raccolta Giuseppina Menegus); il recinto (aido)per la cernita degli ovini al ritorno dall’alpeggio, San Vito di Cadore anni ‘70 (foto Bortolo De Vido); pastori a Fosses di Cortina anni ‘40-’50 (raccolta Rinaldo Colli); marchi (nòdes) per le pecore (dal libro “nodès grìes’ del 1952 conservato nell’Archivio comunale di San Vito di Cadore); prati di Rutorto sotto il Pelmo, Comune di San Vito di Cadore (foto Sisto Belli, 1980).

APPUNTAMENTO DOMENICALE CON MONSIGNOR GIORGIO LISE

Prosegue la nuova programmazione di Collage operazione nostalgia con la messa in onda delle canzoni in ordine alfabetico che questa settimana è dedicata a quelle il cui titolo inizia con le lettere F, G, H, I, L. Come sempre i generi diversi si intrecceranno tra loro e potremo ascoltare brani come: Fly me to the moon, Goldfinger, Ho difeso il mio amore, Io per lei, Layla e così via. Collage va in onda dal lunedì al venerdì alle 16,00 ed in replica alle 23,00 naturalmente su Radio Più.

“ODIO LA RADIO”… DIECI ANNI DOPO, di Mirko Mezzacasa

Lunedi 10Tempo atteso: Nuvolosità alte e medio-alta stratiforme, ma in alcuni momenti il sole potrà anche filtrare leggermente o farsi strada del tutto, specie sulle Dolomiti. Con il passare delle ore tale nuvolosità lascerà maggiore spazio a qualche rasserenamento, ma non ovunque per la persistenza di qualche banco di nubi basse. Ambiente inizialmente umido quasi ovunque e ridotta escursione termica giornaliera nei settori maggiormente interessati dalla copertura nuvolosa. Precipitazioni: Assenti (0%). Temperature: Minime in calo a tutte le quote, massime in generale lieve ripresa. Previste punte di 19/21°C nei fondovalle prealpini e di 14/17°C a 1000/1200 m, meno in caso di nubi basse. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 10°C, a 2000 m min 4°C max 7°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 7°C, a 3000 m min -1°C max 1°C. Venti: Nelle valli perlopiù deboli di direzione variabile, salvo locali rinforzi; in quota deboli/moderati da sud sud-ovest, settentrionali alla sera, a 5-15 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m.

Martedi 11Tempo atteso: Al mattino lunghi tratti soleggiati e qualche passaggio di nubi alte; non esclusa l’insidia di qualche banco di nubi basse mattutine su alcuni settori prealpini. Al pomeriggio parziale riduzione del soleggiamento per maggiore copertura nuvolosa alta e medio-alta. Alla sera ulteriore intensificazione della nuvolosità, magari con qualche fenomeno serale di poco conto sulle Dolomiti. Il contesto termico sarà fresco di notte, ma più mite di giorno, specie nei posti più assolati. Precipitazioni: Assenti (0%), salvo qualche isolato piovasco sulle Dolomiti settentrionali, specie verso sera (10-20%), in tal caso ci saranno tracce di neve sopra i 2800 m. Temperature: Minime in lieve diminuzione, più sensibile nelle valli, dove il cielo sarà stato in parte sereno nel corso della notte. Massime in generale lieve ripresa. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 11°C, a 2000 m min 3°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 8°C, a 3000 m min -2°C max 1°C. Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, salvo locali e brevi rinforzi nei posti solitamente più ventilati; in quota deboli da nord est fino al primo mattino, poi di direzione variabile e spesso scanditi dalle brezze di versante, a 5-10 km/h sia a 2000 m che a 3000 m.

Mercoledi 12Sulle Dolomiti in prevalenza soleggiato con temporanea presenza di nubi alte. Sulle Prealpi stessa situazione, ma con insidia nubi basse mattutine su alcuni settori, in graduale diradamento. Da metà pomeriggio ricomparsa di nubi basse sulla fascia prealpina, le quali si estenderanno anche alle Dolomiti nel tardo pomeriggio/sera. Temperature senza notevoli variazioni rispetto a martedì. Venti perlopiù deboli per brezze nelle valli, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli o molto deboli da ovest nord-ovest.

Giovedi 13Cielo sereno o appena velato all’alba, poi rapido aumento della nuvolosità fino a cielo molto nuvoloso o coperto per il resto del giorno. In questo ambiente via via più umido, qualche pioviggina o qualche piovasco non sarà da escludere del tutto, specie al pomeriggio. Temperature minime in aumento e massime in calo. Venti deboli di direzione variabile nelle valli, salvo locali rinforzi; in quota deboli/moderai dai quadranti occidentali. Previsore: R.L.Th.

OGNI GIORNO IL MERCATINO A RADIO PIU’, AL QUARANTESIMO MINUTO. IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI OFFRE O CERCA LAVORO NELL’ARCO DOLOMITICO, CENTINAIA DI VISUALIZZAZIONI AL GIORNO SUL SITO INTERNET, IN AUDIO ALLA RADIO E IN STREAMING IL TUTTO IL MONDO. IL MERCATINO DI RADIO PIU, PER INSERIRE I TUOI ANNUNCI SCRIVI A radiopiu@radiopiu.it

SAN TOMASO Da un mese sono iniziati i lavori sulla SP 8 di San Tomaso a Col Zaresè. Veneto Strade ha comunicato la proroga dell’ordinanza fino al 11 novembre. E’ dal 17 luglio del 2014 che per raggiungere San Tomaso da Cencenighe è d’obbligo il rispetto del semaforo, ma dalla prossima stagione autunnale a lavori terminati e micropali piantati tutto cambierà. Ai residenti soprattutto viene richiesto ancora un sacrificio, ma pur di rivedere aperta quella strada nella sua normalità è giustificato e lecito. Fino al 11 novembre, esclusi festivi e prefestivi, la strada chiuderà totalmente dalle 7.15 alle 12.45 e dalle 14.15 alle 17.45. Negli altri orari senso unico alternato regolato da semaforo.

DIVIETO DI TRANSITO VEICOLARE A FADES DI LA VALLE AGORDINA TRA L’INCROCIO CON LA SR 347 E IL CIVICO 2. FINO AL 18 NOVEMBRE, SABATO, DOMENICA E FESTIVI COMPRESI. IL DIVIETO AVRA’ EFFICACIA NEI GIORNI DI EFFETTIVA ESECUZIONE DEL CANTIERE.  

AGGIORNAMENTO VENETO STRADE, AGGIORNAMENTO CONTINUO H 24

SECONDA CATEGORIA GIR. T / AGORDINA – SOIS 0-1

Un tiro in porta e un gol, il Sois esce vincente dalla sfida dell’Ivano Dorigo dopo che l’Agordina l’aveva gestita bene per 80’ giocando gran parte della ripresa con l’uomo in meno per un’espulsione. Seconda sconfitta consecutiva per gli agordini che ora si trova in fondo alla classifica con soli due punti. Una partita a tratti cattiva ma la formazione di Agordo non riesce ad essere concreta sotto porta, un risultato bugiardo per quel che si è visto in campo. Primi minuti senza emozioni. Le squadre si studiano ma l’Agordina ci prova per prima da calcio piazzato con il gioco che viene fermato per un fallo in area di Casera. Spinge la squadra di Lorenzi che però non riesce a portarsi in vantaggio. Poche conclusioni e tutte facili per l’estremo difensore del Sois. Padroni di casa che passano in vantaggio ma per l’arbitro il gol non è valido per un fallo in area. Agordini agguerriti che però non riescono a passare in vantaggio prima dell’intervallo. Anche nella ripresa la partita si gioca nella metà campo del Sois. Agordina che non riesce ad impensierire gli avversari come si deve anche a causa di alcuni errori in fase offensiva. Intanto gli uomini di Lorenzi rimangono in dieci per un’espulsione su fallo da ultimo uomo. Al primo vero tiro in porta il Sois passa in vantaggio. L’attaccante della squadra ospite scappa in contropiede e fredda il portiere dell’Agordina. Finale concitato con gli uomini di Lorenzi alla ricerca di una pareggio che non arriva.

GIOVANISSIMI PROVINCIALI / AGORDINA – DYNAMO VELLAI 12-0

Risultato positivo ottenuto con ampio margine dalla formazione agordina, nella seconda di campionato. Partita al sicuro già al temine della prima frazione di gioco con i nostri ragazzi avanti per 5-0. Anche nella ripresa, con tutta la panchina in campo, la partita, è proseguita sullo stesso binario. Alla fine 5 gol del bomber Manuel Soccol e una marcatura a testa per ben sette giocatori diversi; Efrem Valt, Gabriele Soppelsa, Giacomo Xaiz, Filippo De Col, Giorgio Basso, Gennaro Di Domenico ed Eric Gjinai.

ALLIEVI REGIONALI / AGORDINA – CONEGLIANO 0-4

Domenica da dimenticare per la squadra di Orzetti che chiude la quarta giornata di campionato con l’ennesima sconfitta. All’Ivano Dorigo di Agordo il Conegliano dimostra di essere in forma e rifila un poker alla compagine agordina. Due gol per tempo e brutta prestazione di un’Agordina che nei 90’ di gioco si fa pericolosa solo una volta nella ripresa. Archiviata la partita con il Conegliano ora i giovani di Agordo dovranno lavorare bene per conquistare i primi punti stagionali domenica prossima.

JUNIORES PROVINCIALI / JUVENTINA MUGNAI – AGORDINA 1-2

Seconda vittoria consecutiva per i giovani allenati da De Zaiacomo che tornano dalla trasferta in terra feltrina con altri 3 punti in saccoccia. Bella prestazione dell’Agordina che contro la Juventina va sotto ma poi riesce a ribaltare il risultato. Padroni di casa avanti con Bordin, agordini che pareggiano i conti con Marcon. A decidere la sfida la rete di Da Roit. Agordina in testa alla classifica a punteggio pieno.

JUNIORES REGIONALI / FIORI BARP – SAN VENDEMMIANO 0-1

Seconda sconfitta di misura per la Juniores Regionale del Fiori Barp. A decidere la sfida un episodio da calcio piazzato dopo che i ragazzi di Mas avevano fatto vedere un buon calcio anche se a tratti la partita è stata abbastanza cattiva. Il San Vendemmiano si fa subito pericoloso e nella prima frazione si avvicina al gol in tre occasioni. Intanto i padroni di casa rimangono in dieci per l’espulsione di un giocatore. Nella ripresa la svolta della partita arriva al 51’. Tutto nasce da una punizione per i trevigiani per fallo di mano. Pallone che rimbalza in area attraversando le gambe di alcuni giocatori prima di insaccarsi. Match che non ha più nulla da dire e San Vendemmiano che conquista i 3 punti in palio.

ALLEGHE – VARESE 3-6 PARZIALI: 1-0, 1-4, 1-2 GOL: pt. 14’02” Novikovs. st. 1’31” Tilaro, 6’42” Mazzacane, 11’17” Franchini, 13’46” Novikovs, 19’16” Mazzacane. tt. 0’59” De Col, 9’35” Mazzacane, 19’33” Tilaro

Nonostante un’ottima prestazione, l’Alleghe torna da Cortina con l’ennesima sconfitta. Gli uomini di Fontana hanno affrontato a viso aperto il Varese ma hanno commesso troppi errori in fase difensiva e i lombardi non hanno sbagliato un colpo. Migliore in campo per gli agordini Novikovs che, oltre alla doppietta, ha trascinato la squadra per tutti i 60’. Unica nota dolente, un cattivo arbitraggio nel terzo tempo che ha condizionato il match. Civette che ritorneranno in campo sabato prossimo contro il Bressanone, partita che da calendario dovrebbe essere giocata in casa biancorossa ma al momento non si conosce la sede della sfida. I mastini partono subito bene e si fanno pericolosi dalle parti di Zanardi. L’Alleghe risponde al primo powerplay ma il golie lombardo evita sorprese. Il roster corto della squadra di Fontana si fa subito sentire e il Varese prova a colpire di nuovo. Si svegliano i biancorossi e cominciano a premere. La partita si sblocca al 14’ quando Novikovs parte in contropiede e batte il portiere varesotto con un tiro che si infila sotto alle gambe. Continua a spingere la squadra agordina che si avvicina al secondo gol in un paio di occasioni con Novikovs e De Val. Nel finale di tempo il Varese risponde grazie ad un powerplay con Zanardi costretto agli straordinari per salvare il risultato. Nel drittel centrale la squadra ospite pareggia subito i conti. Piede sull’accelleratore per i lombardi che con Tilaro trovano il primo gol della serata. La partita è piacevole e le squadre lottano su ogni disco. Una ripartenza del Varese costa cara alle civette. Mazzacane si trova solo davanti a Zanardi e non sbaglia. Non demordono gli uomini di Fontana che cercano di spingere alla ricerca del pareggio ma ancora una volta il Varese si fa pericoloso e trova il terzo gol con Franchini che approfitta di uno svarione difensivo per andare a segno. Ad accorciare le distanze ci pensa di nuovo Novikovs che fa tutto da solo e solo davanti al portiere non sbaglia. Sul finale della frazione centrale gli ospiti calano il poker. Confusione sotto porta e colpo vincente di Mazzacane con il disco che colpisce il palo prima attraversare la linea di porta. Terzo tempo che inizia con l’Alleghe che accorcia di nuovo le distanze. Il terzo gol delle civette arriva dalla stecca di De Col che batte il portiere varesotto con un siluro dalla linea blu. La strada si fa in salita per le civette che subiscono due penalità e il Varese trova la quinta rete della serata con Mazzacane che mette la firma sulla tripletta personale. La partita si innervosisce e scattano le penalità. Nel finale di gara arriva l’empty net gol ancora a firma di Tilaro.

LA FOTOGALLERY DELLA PARTITA DI ANNALISA DAL MAS

Quattro gol: due a due, il giusto risultato al PalaRicolt. Autogol Varotto, pareggio Manzali nel primo tempo; autogol Gastaldello e Tumiatti sul movimento di Gastaldello,

IL SERVIZIO DI ANTONIO “NINO” FIABANE

MONZA Si chiude con due buoni risultati il fine settimana di Andrea Fontana nella Porsche Carrera Cup. Il pilota di Ponte Nelle Alpi è sceso in pista a Monza per il penultimo atto del campionato monomarca. Nella gara di sabato Fontana ha chiuso con un decimo posto mentre in gara 2 le cose sono cambiate. La pioggia battente all’autodromo di Monza ha inciso e non poco. Una partenza con subito una safety car con Fontana che aveva recuperato 3 posizioni. Alla bandiera verde ottimo spunto del pilota bellunese che si è portato in quinta posizione ma a pochi minuti dal termine un incidente ha richiamato in causa la safety car e la gara si è chiusa con le auto accodate. Ultima tappa del campionato in programma per il 22 e 23 ottobre sul circuito del Mugello.

VOLLEY CLUB AGORDINO – CADORE 3-0 (25-14, 25-17, 25-9)

Continua la Coppa di Prima e Seconda Divisione per il Volley Club Agordino. Le ragazze di coach De Nardin continuano ad incamerare punti nel girone A. Bella vittoria al PalaRova di Agordo contro il Cadore con le agordine che chiudono la sfida in tre set. Primi due parziali con le squadre che se la giocano ma il Volley Club Agordino alza la voce nel terzo set concedendo solo 9 punti alle cadorine. La squadra di Agordo ora è in testa al girone con 5 punti e la prossima settimana giocherà contro il Castion.

VTC SAN DONÀ- BELLUNO 0-3

PARZIALI: 23-25, 22-25, 28-30.    BELLUNO: Maccabruni 2, Novello 24, Saibene 10, Graziani 8, Guastamacchia 7, Paganin 7; Martinez (L). N.e. Candeago, Galliani, Stufano, Guolla, Mozzato, Ostuzzi, Pierobon (L). Allenatore: G. Colussi.   ARBITRI: Anthony Giglio di Trento e Marco Pernpruner di Verona.    

È solo il primo passo, è vero. Ma la Pallavolo  Belluno lo compie con gli stivali delle sette leghe. Perché sbanca il Pala Barbazza di San Donà. E nello spazio di soli tre set. Il risultato da consegnare agli archivi, però, non tragga in inganno: il derby veneto contro il Volley Team Club ha assunto i contorni di una battaglia pallavolistica a “tutto fuoco”, in cui timidezze e timori reverenziali sono rimasti a chilometri di distanza dall’impianto sandonatese. Un  duello ad alta quota, senza esclusioni di colpi, in cui hanno fatto la differenza i dettagli, nelle fasi decisive di ogni singolo parziale. Compreso l’ultimo, deciso ai vantaggi, dopo che i padroni di casa avevano annullato 4 match ball a Graziani e compagni. 

L’ANALISI – «Esordio positivo – è l’analisi di coach Gian Luca Colussi – siamo felici. Sapevamo che San Donà non era la stessa squadra affrontata in settembre, in amichevole. E così è stato, anche perché ha rivoluzionato il sestetto. Siamo stati bravi a leggere i loro cambiamenti. E i nostri»

HL IMMOBILIARE VOLLEY-GIESSE SEDICO 2-3 (25-19, 19-25, 23-25, 35-33, 13-15)

Splendida reazione della Pallavolo Belluno Femminile. Dopo la serata opaca di Limana, le bellunesi sfoderano una prova di grinta, carattere e personalità. E strappano un punto al  Sedico, capolista del girone di Coppa Veneto. È vero che alla fine è maturata una sconfitta al tie-break, ma il passivo profuma di fiducia, di speranza e di futuro. Perché, per arrivare all’epilogo del quinto set, le bellunesi passano per un quarto parziale da consegnare a Omero e ai poemi epici: 35-33, con ben 5 match ball annullati (diventeranno 6 nel quinto round), 3 dei quali dall’ex Elena Zago. Insomma, la strada imboccata è quella giusta. «Stiamo crescendo – analizza coach Paolo Viel – e queste due settimane che ci separano dall’inizio del campionato saranno utili per registrare alcune “connessioni” di gioco. Ci manca ancora qualcosina, ma ora la squadra ha una maggiore stabilità. Mi è piaciuto, in particolare, lo spirito di andare su ogni pallone, oltre all’efficacia delle attaccanti. In più, ci siamo espressi bene a muro, mentre dobbiamo crescere in ricezione».

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di repertorio usate in alcuni articoli sono di: pixabay.com ———————————-

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