Inserti antiforatura Mtb: l'extra "scudo" e l'importanza delle mousse

2022-08-06 02:56:44 By : Ms. Joyce Wang

Il sogno di ogni biker è evitare continui danni e rotture alle ruote, che siano semplici forature o ammaccature del cerchio, per dedicarsi alla gara o all’escursione con amici, senza perdere posizioni o tempo. Gli inserti antiforatura Mtb, costituiti da mousse e protettori per il cerchio ci permettono di entrare a gas spalancato sulle sezioni più accidentate. Scopriamo quali sono e come funzionano quimtbmagazine.

Sono passati solo alcuni anni dalla loro prima comparsa sul mercato della Mtb, e da quel momento il componente che destava curiosità è diventato un must. Insomma gli inserti antiforatura Mtb per gomme sono sempre più comuni tra i rider di ogni tipo, sicuramente i pro hanno dato una bella spinta alla loro diffusione, però a nostro parere non si tratta di una tendenza momentanea, i benefici di questi componenti sono ben conosciuti e noti. Nel mondo del motocross e della moto da enduro – sport complementare praticati da molti biker d’elite – vengono utilizzate sin dagli anni Novanta. Un biker appassionato ai due mondi, conoscerà da tempo questa tecnologia.

Da anni prototipi e brand che ci hanno creduto e si sono resi protagonisti di questa rivoluzione, si è passati a una proposta sempre crescente di prodotti anche molto differenti tra loro e la diffusione è letteralmente esplosa. Ci sarà sempre qualche biker scettico, soprattutto quelli più fissati con il peso, punto su cui le aziende stanno lavorando sempre di più per proporre valori confortanti per crosscountristi e maratoneti malati di bilancia digitale. Il mercato si è aperto talmente tanto che la presenza di innumerevoli prodotti può mandare in tilt l’utente che, cercando un valido alleato contro le forature e i danni del cerchio può trovarsi in difficoltà nella scelta. Allora cerchiamo di fare chiarezza.

Nel mondo agonistico la mousse, la doppia camera d’aria e i rim protector, sono entrati a piè pari nei copertoni tubeless dei rider, le ragioni sono abbastanza facili da comprendere. Le forature sono sempre una seccatura, e quando ci si sta giocando risultati importanti, come una gara di Coppa del mondo, con i battiti fissi a 190 e la gola in fiamme, il peggio è imbattersi in situazioni di questo tipo che in alcuni casi possono costringere a dire “addio ai sogni di gloria”.

Nelle gare di Xc una foratura lontano dai box tecnici comporta una perdita di tempo e posizioni, che con i ritmi attuali del Cross Country sono quasi impossibili da recuperare. Con i copertoni a terra vengono meno grip, controllo e il rider è costretto a rallentare per non danneggiare la ruota e giocarsi “jolly” inutili.

Uno specialista delle Marathon invece è sottoposto agli stessi rischi delle competizioni a circuito, ma con la problematica in più riguardante la distanza tra i vari punti di assistenza, disposti su chilometraggi maggiori. L’adozione di questi sistemi consente ai due specialisti di avere una superficie di appoggio che possa supportare nel caso di foratura fino al successivo box tecnico, dove potrà poi sostituire la ruota senza perdere tempo prezioso. Ma cosa sono le mousse? Vediamolo insieme.

Le mousse sono dei salsicciotti di materiale gommoso che somigliano fortemente a delle camere d’aria piene, realizzate con polimeri a basse densità e altissima resistenza. Esse occupano la maggior parte del volume interno di un copertone comunemente destinato all’aria, se trasformato in tubeless. Questi modelli contribuiscono in diversi modi a rendere un’uscita più sicura: occupando gran parte della sezione interna della gomma, sostengono le spalle della stessa evitando lo stallonamento; questa stessa protezione previene i possibili snake biting (ovvero le pizzicate), in quanto evita uno schiacciamento della spalla.

Il sostegno laterale aiuta inoltre a mantenere la forma normale dello pneumatico, e poi c’è lo smorzamento degli urti che salvaguarda così l’integrità della parte rigida della ruota. I cosiddetti rim protector, letteralmente protettori del cerchio, sono invece delle strisce più o meno spesse. Questo sistema al momento di impatto con una roccia viene schiacciato verso il cerchio, scongiurando quindi un contatto diretto tra il terreno e la parte in alluminio o carbonio.

Questo tipo di componente viene utilizzato soprattutto nella Downhill e nell’Enduro: occupando meno spazio si può variare maggiormente l’aria e sfruttare tutto il battistrada.

Il nocciolo della questione alla fine è sempre questo: quanto pesano questi componenti? La paura più grande di un biker, infatti, è proprio quella di appesantire troppo la propria bicicletta. Viste le grandi differenze tra un prodotto e l’altro, va considerato che la grande affidabilità di questi inserti permette di montare componenti più leggeri. Infatti l’aggiunta di una mousse, i cui pesi comunque si aggirano tra un minimo di 50 e un massimo di 200 grammi, danno modo al biker di risparmiare sui materiali che la circondano. Gli stessi pesi sono facilmente recuperabili, montando un copertone più leggero, che sarà ugualmente supportato dalla mousse, così come un paio di ruote più snelle. Seguite i nostri consigli e buone pedalate a tutti con MTB Magazine!

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