La sega che suona - Focus.it

2022-07-01 17:50:04 By : Mr. Devin Cheng

Una sega da boscaiolo, con la sua lama lunga e sottile, è un oggetto che associamo alla rude vita del taglialegna più che a una sonata di Bach. Eppure c'è chi la usa per suonare musica classica e contemporanea: come Natalia Paruz, musicista Usa che con questo utensile, accarezzato con un archetto come fosse un violoncello, ha inciso dischi e fa concerti.

Nel video qui sopra la potete ascoltare mentre suona l'Aria sulla quarta corda (nome parzialmente improprio del secondo movimento della suite orchestrale n. 3 in Re maggiore) di Johann Sebastian Bach, nell'arrangiamento dei The Swingle Singers e che tutti in Italia ricordano per essere la sigla di Quark e Superquark.

Paruz assicura che la tradizione ha almeno 300 anni e che i boscaioli americani hanno sempre usato lo strumento per allietare le serate. Ma tanto Paruz quanto i boscaioli sanno bene che la sega suona solo se piegata in un certo modo e se l'archetto la sfiora nei punti giusti.

Forma. Un gruppo dell'Università di Harvard guidato da Lakshminarayanan Mahadevan ha ora provato a spiegare matematicamente questo comportamento, per capire in che modo un oggetto, a seconda della sua geometria, può trasformarsi da silenzioso utensile a strumento musicale. Con esperimenti, simulazioni e teoria acustica, i ricercatori hanno spiegato che il segreto è nel modo in cui la lama viene piegata nell'esecuzione: non deve essere a forma di U o di J, ma rigorosamente di S. Solo questa forma produce un "punto magico", che è quello in cui la curvatura della sega cambia verso e per qualche millimetro è quasi nulla. Se l'archetto passa su quel punto, produce un'oscillazione acustica molto pura, a metà tra il suono di un violino e la voce di un soprano. Per cambiare nota, basta cambiare forma alla S e spostare quel punto magico. La dimostrazione matematica non fa che provare quello che i (pochi) virtuosi dello strumento già sapevano. Ma potrebbe avere applicazioni per progettare nuovi oscillatori, componenti elettronici fondamentali usati dagli orologi ai microprocessori. 

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