Omicidio a Melzo, le bugie alla sorella di Trento e i due mesi vissuti con il corpo della madre soffocata nella vasca. Nel bagno i vestiti dell'anziana bruciati - il Dolomiti

2022-06-10 18:12:05 By : Ms. Lorna Lee

Vicino alla vasca sono stati ritrovati alcuni resti di vestiti bruciati, una sega e poi un'altra lama è stata trovata in cucina. La donna, circa due mesi fa, avrebbe portato la madre in bagno, l'avrebbe messa nella vasca, probabilmente soffocata con un telo di plastica sigillato. Poi l'avrebbe coperta, sigillata. E l'avrebbe lasciata lì. Successivamente la casa è stata riempita di profumatori e con le finestre aperte. La povera anziana sarebbe stata poi spogliata, i vestiti bruciati e il corpo fatto a pezzi nel tentativo poi di disfarsene

TRENTO. E' accusata dell'omicidio della madre, la 84enne Lucia Cipriano, e di vilipendio di cadavere. Stiamo parlando di Rosa Fabbiano, la donna che giovedì è stata fermata dalle forze dell'ordine dopo che la sorella Loredana residente a Trento ha scoperto il dramma.

Se confermate le ricostruzione fatte dagli inquirenti Rosa avrebbe vissuto per quasi due mesi con il cadavere della madre nella vasca da bagno. Sono stati mesi di continue bugie dette alla sorella di Trento per cercare di coprire quello che aveva fatto a marzo. "La mamma non può rispondere ora ma sta bene" fino ad arrivare a dire che la sorella non si doveva preoccupare perché la madre era stata portata in casa di riposo.

Continui messaggi e parole che ad un certo punto hanno fatto suonare un campanello d'allarme nella testa di Loredana che delle 3 figlie dell'84enne, è quella minore. Da qui la decisione di partire da Trento e di andare a Melzo, nel milanese. La donna è arrivata alla casa della madre e qui ha trovato la sorella maggiore che ad un certo punto le ha impedito di andare in bagno. Poi la frase "Non ce la facevo più, ho fatto un disastro" e ancora “portami dai carabinieri”.

Il dramma viene poi scoperto dalle forze dell'ordine che riescono ad entrare nell'abitazione di Melzo e a varcare la porta del bagno. Nella vasca la povera 84enne morta coperta con un telo di cellophane.

Vicino alla vasca sono stati ritrovati alcuni resti di vestiti bruciati, una sega e poi un'altra lama è stata trovata in cucina. Gli investigatori hanno cercato di analizzare ogni elemento. Secondo le ricostruzioni fatte la donna, circa due mesi fa, avrebbe portato la madre in bagno, l'avrebbe messa nella vasca, probabilmente soffocata con un telo di plastica sigillato. Poi l'avrebbe coperta, sigillata. E l'avrebbe lasciata lì. Successivamente la casa è stata riempita di profumatori e con le finestre aperte. La povera anziana sarebbe stata spogliata, i vestiti bruciati e il corpo fatto a pezzi nel tentativo poi di disfarsene.

Il lavoro di indagine portato avanti dalle forze dell'ordine sta continuando per ricostruire con esattezza quello che è successo e per capire anche quante altre bugie abbia raccontato la donna, ora in carcere, in questi due mesi.